Il risparmio energetico è un problema sempre più impellente in questi ulia sia solo quello di utilizzarne meno. In termini pratici, però, può risultare molto più difficile, essendo l’energia alla base di quasi ogni attività quotidiana. I sistemi e i dispositivi di casa intelligente ci aiutano però a risparmiare energia consentendo all’utente di monitorare e controllare l’utilizzo di energia in nuovi modi. Tutto questo porta perciò a dedurre che il loro utilizzo dovrebbe essere sempre più incentivato dai vertici statali.
Quali sono i possibili usi della casa intelligente per il consumo energetico? Per risparmiare energia, la regola è sempre unica: è meglio spegnere completamente i dispositivi piuttosto che lasciarli funzionare in modalità stand-by. La maggior parte delle persone non sa quali dispositivi elettronici in casa consumano più energia. Per evitare dunque di lasciare in consumo il cosiddetto “carico fantasma”, arrivano in soccorso i dispositivi di domotica come ad esempi le spine intelligenti dell’azienda leader Bticino o i pulsanti a parete. Con una spina intelligente, gli utenti accendono o spengono completamente tutti gli apparecchi elettrici o misurano il consumo direttamente dal dispositivo collegato. Nelle app per la casa intelligente gli utenti possono persino vedere se i dispositivi che devono essere spenti sono ancora in uso e spegnerli in remoto se necessario. Oppure i residenti disattivano tutti gli elettrodomestici non necessari con un solo pulsante, quando escono di casa.
I sistemi di domotica riescono a far risparmiare dal 30 al 40% in bolletta. Secondo i calcoli degli istituti di ricerca addetti, il controllo della casa intelligente può far risparmiare fino al 40% dei costi di riscaldamento ed elettricità. Questo è sicuramente lo scenario ideale. Dopotutto, questi costi dipendono da molti fattori e quindi molti produttori segnalano risparmi fino al 30% all’anno, il che sembra un valore realistico e realizzabile. Il primo passo per una casa intelligente più efficiente dal punto di vista energetico, quindi, è l’ottimizzazione degli sprechi e l’uso di sistemi domestici intelligenti. Due pratiche che faranno la differenza, avendo un impatto reale sulle spese energetiche. Come salvaguardare l’ambiente con la domotica: la casa intelligente.
Ecobonus, detrazione IRPEF al 65% per la domotica.
Anche il governo italiano ha riconosciuto l’effettiva utilità della domotica, sia in termini di risparmio energetico per i consumatori, che come mezzo di aiuto per la salvaguardia dell’ambiente contenendo gli sprechi. Ancora per tutto il 2019 sarà possibile usufruire dell’Ecobonus, la detrazione IRPEF al 65%, attiva sin dal 1 gennaio.
Questo provvedimento si inserisce nel pacchetto Ristrutturazioni Edilizie approvato con la Legge di Bilancio. Consente la detrazione di tutte le spese sostenute, a partire dal 1 gennaio 2019, per l’acquisto e l’installazione di impianti domotici che consentono la gestione ed il controllo da remoto della casa intelligente e contribuiscono al risparmio energetico.
Come richiedere l’Ecobonus? Per poter usufruire delle agevolazioni fiscali presenti nell’Ecobonus 2019 sarà necessario esibire la ricevuta fiscale o la fattura del pagamento, in cui compare nel dettaglio la natura dell’intervento di ristrutturazione operata. Di fatto, l’unico metodo di pagamento accettato è il bonifico, sia bancario che postale, anche fatto online. In esso deve essere specificato la tipologia di intervento, nome e codice fiscale della persona che godrà dello sgravio, nome e partita IVA della ditta che effettua i lavori. A questo punto si dovrà allegare al modello Unico o al 730 la documentazione per esteso attestante l’intervento. Il bonus verrà diviso in 10 rate annuali di pari importo.
cit:mycase.it
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